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2015 – Montemurlo e la sua croce

MONTEMURLO E LA SUA CROCE

Da sinistra: Valerio Palandri (VAB), Elio Lombardo e Lucia Di Stefani (Ass. Il Borgo della Rocca), padre Pietro Villa della Parrocchia del Sacro Cuore, Mauro Lorenzini (Sindaco di Prato), Alessandro Franchi (presidente dell’Ass. Il Borgo della Rocca)

È la festa più attesa dell’anno qui a Montemurlo, in provincia di Prato: si tratta della solennità della croce che si svolge ogni 3 maggio nel comune montemurlese da oltre settecento anni. Quest’anno padre Pietro Villa ha presentato la pubblicazione di un libretto che l’Associazione Il Borgo della Rocca nella persona di Elio Lombardo,  ha realizzato proprio per custodire la memoria della storica festa. “Montemurlo e la sua Croce” è il  racconto della tradizione del ritrovamento della preziosa croce bizantina in argento: si narra che la croce dai poteri miracolosi sarebbe stata rubata a inizio ‘300 da un gruppo di pistoiesi, i quali però – sorpresi da una piena del torrente Agna poco lontano – sotterrarono la croce trafugata con l’idea di recuperarla più tardi. Invece, solo anni dopo un contadino avrebbe ritrovato il miracoloso simbolo sotto terra e lo avrebbe riportato nella pieve di San Giovanni dec. a Rocca, dove la croce è custodita ancora oggi. Tra le pagine del libretto, insieme ad una breve storia locale, poi, anche preziose indicazioni su tutte le opere d’arte presenti nella pieve, restaurate negli anni grazie al contributo degli affezionati montemurlesi.

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